Ad
Amelia Bartolomeo II intende significare ai concittadini
l’enorme prestigio di cui gode la famiglia attraverso la
costruzione del Palazzo.
In quegli anni Bartolomeo II, così come più tardi sarà il
nipote Bartolomeo III, era Prefetto della Basilica di S.Pietro nel
momento in cui viene assegnato al Sangallo l’incarico di portare
a compimento il lavoro iniziato dal Bramante. Contatto che diviene
più di una semplice conoscenza se spinse l’architetto ad
accettare un incarico di tale impegno ad Amelia.
L’importanza
della famiglia, ed in particolare del Cardinal Farrattini è tale
da venire citato dal Vasari nelle sue Vite degli artisti.
La
stessa pianta autografa della casa si trova oggi agli Uffizi.
Oltre
alle numerose proprietà ad Amelia, Bartolomeo III farà costruire
a Roma il palazzo Farrattini, ora di Propaganda Fide, in piazza di
Spagna, che ancora oggi da il nome alla strada che vi conduce dal
Corso: via Frattina.
Non avrebbe trovato compimento l’incarico affidato al
Michelangelo per un monumento funebre da collocarsi nella chiesa
dei SS Apostoli a Roma.
Canonici
della Basilica Vaticana e reggenti di cancelleria, hanno rivestito
ruoli primari nella Curia servendo ben 10 Pontefici.
Vescovi di Amelia dal 1558 al 1571, hanno avuto un membro della
famiglia all’interno del consiglio dei dieci e degli
imbussolatori (istituzioni preposte al governo della città)
ininterrottamente dal 1514 al 1809.