L'edificio
Il
Palazzo Farrattini, tuttora
proprietà della famiglia, ha conservato intatto il suo
carattere di dimora dinastica.
Sorge
all’interno del borgo medievale di Amelia,
cittadina dell’Umbria che mantiene il fascino di un paese
fuori dal tempo.
Tra
i vicoli caratterizzati da botteghe artigiane, negozi,
ristoranti tipici, spicca l'imponente facciata del Palazzo
Sangallesco.
Varcata
la soglia ed attraversato l’atrio, lo sguardo si apre sul
giardino e sull’uliveto che si estendono su un’area di
10.000mq sino a raggiungere le mura poligonali offrendo un
panorama irripetibile della campagna amerina.
Gli
antichi pavimenti originali mostrano il segno di cinque secoli
di storia.
La
straordinaria scala a gradoni conduce al piano nobile, dove si
possono ammirare due cassettonati lignei in castagno di
incredibile sobrietà e possanza.
Il
Salone del Sangallo con un fregio pittorico a cornice, viene
ultimato per le nozze con Plantilla Pojani che porterà in dote
il feudo di Piediluco ed il nome che da allora affianca quello
dei Conti Farrattini per dispensa papale.
Bellissimo
il grande camino attribuito allo stesso Sangallo per la parte
inferiore e allo Scalzi nella parte superiore (l’autore dei
monumenti funebri della Cappella Farrattini in Duomo).
Il
piano nobile si compone di altre sei sale tra cui quella detta
degli Imperatori, rivestita da grottesche neoclassiche su
stoffa; quella del Cardinale rivestita da un antico tessuto di
damasco rosso, con un raro lampadario del XVII secolo e la sala
dedicata a Caterina De’ Medici a ricordo del ruolo avuto da
Bartolomeo II nelle nozze tra la nipote di Papa Clemente
VII e Enrico II, futuro re di Francia.
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